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Sentirsi (ed essere) sicuri in casa

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Le protezioni passive

Non c’è dubbio che anche la criminalità in Italia sia cambiata nelle proprie modalità operative: tutti sono concordi nel ritenere che nella criminalità sia avvenuta un’escalation in termini di ferocia: un tempo, molti anni fa, un ladro sorpreso nell’atto di perpetrare un furto in casa tendeva a fuggire, oggi, sempre di più, , tende invece ad aggredire selvaggiamente gli occupanti la casa stessa e sempre di più si introducono nelle abitazioni pur consapevoli della presenza dei proprietari e questo genera terribili aggressioni che, in alcune tristi occasioni, determinano anche la morte degli stessi o almeno, nei casi “fortunati”, gravi lesioni, soprattutto ai danni di anziani che sono più indifesi e fragili e sempre di più vittime di questi delinquenti. Non vogliamo entrare nelle disquisizioni dei motivi sociali o presunti tali alla base di questo fenomeno, certamente comunque una scarsa severità della legge nella punizione di questi atti, una sensazione di impunità dea parte dei delinquenti, hanno un effetto che incoraggia tali atti o almeno non li scoraggia più di tanto. E’ quindi legittimo che chi abita in case che per la loro tipologia sono maggiormente esposte al rischio di rapine cerchino di proteggersi come possibile e non ci riferiamo alla possibilità di armarsi contro i malintenzionati, sebbene sia una forte tentazione che, però, con il sistema legale attuale, come vediamo anche in tanti fatti di cronaca, rischia di ritorcersi contro chi tenta di difendere legittimamente se stesso, la famiglia, i valori presenti in casa portando a venire penalmente perseguiti e magari anche a dover risarcire il rapinatore che si è introdotto in casa.

Una forma di protezione, tuttavia deve essere messa in atto e una di queste forme, forse tra le più efficaci consiste nel blindarsi all’interno della casa, magari aggiungendo un sistema d’allarme collegato con le forze dell’ordine o con una vigilanza privata, in modo che al tentativo di effrazione, soprattutto con gli occupanti in casa, sia allertato chi di dovere per un intervento tempestivo che talvolta può significare la tutela dell’integrità personale e al tutela della vita stessa. Occorre, in altre parole, fare in modo che il malintenzionato sia scoraggiato dal tentare l’atto criminoso attraverso delle protezioni attive e passive. Tra queste ultime, certamente l’installazione di grate di sicurezza in acciaio può essere una misura efficace contro i tentativi di intrusione in casa.

Le inferriate

Chiamale come vuoi, grate di protezione, inferriate, il concetto è quello di installare protezioni che consentano di rendere complicato il proposito di intrusione in casa da parte dei malintenzionati, applicando protezioni robuste e soprattutto ancorate saldamente alle pareti esterne di porte di accesso e finestre. Considera che è inutile mettere delle grate parecchio robuste ma ancorate con banali tasselli: basta una leva robusta per farle saltare in pochi secondi, rendendole assolutamente inutili; se decidi di installare questa protezioni passive, falle ancorare molto saldamente alla parete della casa, murandole con forti ancoraggi in modo che l’unica possibilità di rimuoverle sia spaccare i muri ma i malintenzionati, in genere, di fronte a queste difficoltà desistono, soprattutto se in casa è presente un buon sistema d’allarme con il quale puoi far intervenire immediatamente le forze dell’ordine. Il rischio di finire al fresco è troppo grande a fronte dell’improbabilità di ottenere un guadagno.

Le inferriate possono essere di vario tipo, a battente, fisse per le finestre, a scomparsa, a compasso ma in tutti i casi rappresentano un forte deterrente contro le rapine in casa. Grazie alle agevolazioni fiscali è possibile usufruire della detrazione Irpef in misura del 50% della spesa con limite di 96 mila euro per ciascuna unità immobiliare fino al 31 dicembre 2018, una misura fiscale contenuta nel decreto fiscale recepito e incorporato nella legge di bilancio 2018.