La risalita in classifica è andata di pari passo con la crescita nel gioco e nelle prestazioni: questa Lazio ora è di Maurizio Sarri, il tecnico toscano è riuscito a dare la sua impronta nonostante una prima parte di stagione tutt’altro che semplice. I biancocelesti veleggiano ora al quinto posto in Serie A, certo lontani dalla zona Champions, ma comunque reduci da 17 punti nelle ultime 9 partite e soprattutto davanti a Roma e Atalanta. Niente male, considerato che a gennaio la situazione poteva precipitare: il calciomercato Lazio non era stato all’altezza delle aspettativa di Sarri e dell’ambiente, il rinnovo dell’ex Napoli – che era dato per scontato – tornava in discussione.
Difficoltà superate, appunto, dalle vittorie e dal bel gioco: Sarri è entrato in sintonia con la squadra e ha ricucito i rapporti con la dirigenza con cui sta già programmando la prossima stagione.
Il rinnovo
Prima, però, ci sarà nuovamente spazio per parlare del rinnovo contrattuale. Il tecnico di Filigne ha un accordo valido fino al 2023 e un ingaggio da 3 milioni di euro netti a stagione, bonus esclusi; c’è anche una clausola, che gli permetterebbe di liberarsi in caso di chiamata dall’estero, ma è valida fino a maggio ed è uno scenario francamente poco realistico.
Insomma, le discussioni ripartiranno a breve: l’intenzione di Lotito e Tare è quella di portare la scadenza al 2025, mantenendo l’attuale compenso, e in linea di massima la disponibilità dell’allenatore c’è. Sarri, però, vuole maggiori garanzie sul mercato e, novità assoluta, vorrebbe essere parte attiva anche in questo aspetto, confrontandosi coi dirigenti.
Non è un caso che i nomi che circolano per la prossima stagione sono “graditi” all’ex Juve e Chelsea. Ci sarà una sorta di rifondazione, ecco quali saranno i primi e principali movimenti.
Cedere un big
La cessione di un big servirà a finanziare diversi acquisti e a modellare la squadra alle esigenze di Sarri. Milinkovic-Savic è nel mirino di PSG e Manchester United, la sua cessione potrebbe portare in dote una sessantina di milioni che sarebbero subito reinvestiti.
Il primo ruolo dove si interverrà è quello del regista: Leiva e Cataldi non hanno soddisfatto in pieno l’allenatore, ora si cerca un vero play. I nomi sul taccuino sono due: il primo è Vitinha, 22 anni, centrocampista che la Lazio ha avuto modo di ammirare da vicino, di recente, nella doppia sfida di Europa League col Porto. Il secondo è invece Maxime Lopez, francese di 24 anni che è al Sassuolo da due stagioni, proveniente dal Marsiglia, e che in Italia ha già fatto vedere buone cose. L’arrivo di uno escluderebbe l’altro, non solo per una questione di ruolo ma anche economica: entrambi hanno una valutazione importante, tra i 25 e i 30 milioni di euro.
Gli altri obiettivi
Molto cambierà anche in difesa: Strakosha ha ripreso il posto da titolare, sta inanellando buone prestazioni ma il suo addio è dato per scontato. Sarri vorrebbe lo spagnolo Kepa, allenato (con qualche famoso screzio…) ai tempi del Chelsea. L’ingaggio dell’ex Athletic Bilbao è però proibitivo, guadagna più di 7 milioni netti a stagione e l’unica strada percorribile sarebbe quindi quella del prestito. Più alla portata la pista che porta a Sergio Rico: anche lui spagnolo, è di proprietà del PSG ma ora in prestito al Maiorca: i costi dell’operazione sarebbero molto più contenuti.
C’è poi da fare i conti con un piccolo esodo al centro della difesa: Luiz Felipe, in scadenza, è destinato al Betis Siviglia, Acerbi è in rotta con l’ambiente e Patric dovrebbe tornare in Spagna, al Valencia. In compenso, la Lazio ha messo le mani su Alessio Romagnoli: il centrale, che peraltro non ha mai nascosto la “fede” biancoceleste, sarà svincolato a giugno visto che scade il suo contratto col Milan e Sarri ha già dato l’ok al suo arrivo.