Home Economia Rimborso Tari illegittima: tutto fermo

Rimborso Tari illegittima: tutto fermo

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Tari

Ci si arrampica sugli specchi?

Recentemente si è evidenziato come tanti cittadini in diverse città abbiano pagato somme gonfiate di Tari, dichiarate illegittime perché sarebbero state addebitati importi scorrettamente calcolati su cantine e pertinenze. Da qui il diritto di chi ha pagato somme anche moltiplicate rispetto al dovuto di avere un rimborso per le somme eccedenti il corretto calcolo. Tutto è pronto per questi rimborsi, moduli per la richiesta e certificazioni del diritto al rimborso ma tutto è fermo, si dovrà ancora pazientare. Per il pagamento i contribuenti hanno, giustamente , dovuto provvedere nei tempi dovuti in base alle scadenze, ancora una volta altrettanta sollecitudine per il rimborso delle somme agli stessi contribuenti. Il perché resta francamente un po’ fumoso e si ha l’impressione che ci si arrampichi sugli specchi.

Perché questo ritardo?

Il motivo del ritardo lo spiega l’autorevole Il Sole 24 Ore: i rimborsi sarebbero da distribuire su tutte le utenze, una sorta di compensazione globale, in quanto gli incassi relativi alla Tari va a finanziare il costo complessivo del servizio, che non può essere coperto da fondi alternativi. La conseguenza è che gli importi indebitamente richiesti e versati dai contribuenti vanno a compensare i mancati introiti dovuti al mancato pagamento da parte di molti utenti che comporta una somma totale di 48 milioni, un bilancio che, secondo le motivazioni, andrebbero richiesti a chi non ha pagato ma anche compensati attraverso i rimborsi ai contribuenti che hanno pagato troppo. Su questo ci sarebbe da discutere perché chi ha pagato troppo lo ha fatto sulla base di un calcolo errato che risulta, quindi, illegittimo. Sorge il sospetto che non si sia trattato di un errore, a questo punto, ma di una manovra messa scientemente in atto per recuperare somme non introitate. L’ipotesi del governo, in altre parole, sarebbe quella di togliere dai rimborsi i conguagli per coprire quanto manca per il pareggio dei conti. Si profila la possibilità di ricorsi legali da parte dei contribuenti.