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Depressione e obesità: come sono correlate? Come contrastarle?

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Depressione e obesità

Indice

  1. Cosa dice la scienza?
  2. Depressione e obesità: la correlazione
  3. Sintomi della depressione
  4. Come contrastare depressione e obesità
  5. Conclusioni

Il luogo comune “belli dentro, belli fuori” potrebbe trovare fondamento nella connessione riscontrata tra depressione e obesità. Perché sono correlate? Come contrastarle?

La maggior parte delle persone associa un aspetto fisico piacente e curato a una serenità interiore e una piena soddisfazione della propria vita.

Se ammettiamo che l’espressione “belli dentro, belli fuori” sia vera allora sarebbe vero altrettanto il contrario, ma in questo caso a provarlo è la scienza.

Cosa dice la scienza?

Una ricerca ha evidenziato un legame tra depressione e obesità: l’obesità aumenta le possibilità di soffrire di ansia e depressione, anche quando non è collegata ad altri fattori di rischio (problemi psichiatrici familiari e substrato socio-economico).

Questo nesso di causa-effetto dà il via a un circolo vizioso: la depressione porta a rifarsi sul cibo e a continuare a mettere su peso (che a sua volta aumenta la depressione).

Gli studiosi hanno verificato il nesso tra due condizioni patologiche di natura diversa (una fisica e l’altra psichiatrica) fino a questo momento soltanto ipotizzato.

I dati raccontano di un’incidenza maggiore del disturbo depressivo tra gli obesi e l’obesità dilagante tra i depressi, ma ovviamente alcune persone non sviluppano depressione oppure obesità.

A quanto pare il motivo per il quale soltanto alcune persone con obesità sviluppa la depressione (caratterizzata dalla non accettazione del riflesso dello specchio) è il collegamento di alcune varianti genetiche all’aumento dell’indice di massa corporea (BMI).

Depressione e obesità: la correlazione

Qual è la relazione tra un disturbo dell’umore e una malattia multifattoriale? È stato dimostrato che una predisposizione all’obesità, quando non è associata ad altre malattie, può portare alla depressione.

Il fatto che le varianti genetiche legate all’aumento del grasso corporeo siano correlate alla depressione confermerebbe l’importanza dell’aspetto psicologico e non solo della componente fisiologica.

Dal punto di vista fisiologico, un’alimentazione scorretta favorisce il deposito di tessuto adiposo e comporta cambiamenti nell’attività dell’ipotalamo deputato alla gestione di cortisolo, insulina, leptina e altri ormoni.  Tutto questo determina l’aumento delle citochine infiammatorie e della proteina C reattiva che conduce a risposte infiammatorie e comportamenti depressivi.

Continuare a mangiare stressa il corpo a tal punto da indurlo a rilasciare una maggiore quantità di cortisolo (ormone dello stress) che, tra le altre cose, favorisce lo stoccaggio del grasso a livello addominale.

Dal punto di vista emotivo, invece, mettere su peso può minare l’autostima e far andare incontro a discriminazioni, aumentando i sintomi depressivi.

Più si è depressi e più si mangia cibi “appaganti” dal punto di vista emotivo, dalle merendine agli snack fino al junk food, continuando a ingrassare e a sentirsi depressi.

A farne le spese non è soltanto l’aspetto estetico e l’equilibrio mentale, ma anche l’organismo che subisce gli effetti di questo mangiare “emotivo” (ipercolesterolemia, diabete, malattie cardiovascolari e così via).

Sintomi della depressione

Se l’aumento di peso è sotto gli occhi di tutti, non è altrettanto facile individuare i sintomi della depressione.

Tra i segnali più comuni ci sono l’alterazione dell’appetito (si mangia a fatica o si ha voglia di cibi “appaganti”), i disturbi del sonno (si dorme tanto o non si dorme bene e si fa fatica ad addormentarsi) e i cambi di comportamento (lentezza in tutto quel che si fa o iperattività e agitazione).

Come contrastare depressione e obesità

La ricerca ha sottolineato la necessità di intervenire su due piani, uno prettamente fisico e l’altro strettamente psicologico.

Da una parte si può agire con una dieta ipocalorica sana ed equilibrata, un’attività fisica regolare, uno stile di vita sano e qualche aiuto dimagrante come un integratore alimentare a base di Spirulina.

Dall’altra parte è necessario introdurre anche un sostegno psicologico all’interno del percorso di dimagrimento. È importante chiedersi il perché del mangiare “emotivo” e come cambiare le cose.

Conclusioni

Il legame tra depressione e obesità non è più soltanto una supposizione popolare, ma un’evidenza scientifica. Per evitare di entrare nel circolo vizioso obesità-depressione-obesità è importante intervenire a livello fisico e psicologico.