Gli smartphone con il sistema operativo Android sono tra i più gettonati. A prescindere dalle marche differenti, il sistema è quasi sempre funzionante alla stessa maniera (cambia cioè di poco) e dipende sostanzialmente dalla scelta effettuata dal produttore in merito alla versione installata.
Di norma, se si tratta di un device molto costoso, lo smartphone gira piuttosto velocemente anche se si caricano sopra dati o se si installano app di ogni genere. Pare infatti che su questa fascia di dispositivi, si monta una memoria RAM che va oltre i 4GB. Per avrebbe comunque maggiori delucidazioni sulla gamma di smartphone più o meno cari si può visitare il sito top5smartphone.it.
Se il modello invece è più economico, può capitare (come giusto che sia) un rallentamento dipeso dall’utilizzo e dai dati presenti sul device, che comincia ad “affaticarsi” dopo qualche mese dall’acquisto. Pertanto in molti si domandano se esiste un modo per velocizzare lo Smartphone onde evitare di doverne comprare necessariamente un altro.
Controllare i motivi del rallentamento dello Smartphone
La prima cosa da fare è andare a controllare quali siano le cause di rallentamento del nostro dispositivo mobile. A questo punto quindi basta accedere al menu, nelle impostazioni, digitare sulla voce Memoria, e ancora sulla seconda voce che si presenta con scritto Memoria. Qui avremo accesso ai dati delle applicazioni attive responsabili del rallentamento della memoria RAM.
Bisogna tener conto che i passaggi poc’anzi descritti potrebbero essere leggermente differenti in base alla marca dello Smartphone, ma sostanzialmente la voce che ci aiuta a capire è sempre quella inerente alla memoria.
Pur trattandosi di funzioni limitanti, volendo si possono installare delle applicazioni di ottimizzazione memoria, come le Applicazioni Booster che tra l’altro possono anche terminare processi Android.
Tenere libera la memoria interna
Quasi tutti i dispositivi consentono di espandere la memoria una scheda SD. Questo non solo dovrebbe consentire all’utente di avere più spazio a disposizione, ma dovrebbe essere anche un modo alternativo per non appesantire lo spazio interno del dispositivo. Per cui questo vuol dire che, magari, in presenza di una scheda SD, sarebbe meglio non caricare mai alcun dato sulla memoria interna dello Smartphone.
Come avviene infatti per i PC, anche per i device Andorid la memoria interna, se caricata, rallenta il funzionamento di tutto il cellulare. Questo perché una parte dello spazio a disposizione serve come contenitore per la cache delle app e per gli aggiornamenti. Se viene colmato, lo Smartphone sarà più lento. Ecco perché, se proprio dobbiamo acquistare un nuovo telefono, sarebbe meglio optare per modelli con almeno 64 GB di memoria interna.
Abolire i widget in disuso e disattivare le animazioni
I Widget sono delle funzionalità innovative che consentono di controllare la schermata e di raccogliere tutte le funzioni del telefono senza dover attingere ogni volta all’applicazione di interesse. Tuttavia, essi hanno un peso sulla memoria, soprattutto quando lo Smartphone è datato o economico. Non solo infatti influiscono sulla memoria RAM ma anche sulla batteria.
Per gli stessi motivi poc’anzi descritti sarebbe inoltre consigliabile di disattivare tutti quegli effetti di transizione che si attivano all’apertura di un’app o quando si passa da una schermata all’altra. Se disattivati, limiteremo il carico di lavoro e il consumo di batteria del dispositivo.
L’aggiornamento di Smartphone e applicazioni
Importante è effettuare l’aggiornamento del sistema operativo quando necessario. Di norma il telefoni dovrebbe dare una notifica, un segnale di disponibilità. Altrimenti potremo andare noi stesso in impostazioni, premere su Info sul telefono e cliccare su Aggiornamenti di sistema.
Aggiornare il telefono vuol dire non solo avere nuove funzionalità, ma anche risolvere problemi legati a bug e rallentamenti soprattutto quando lo Smartphone è più di ultima generazione. Va infatti considerati che molti difetti vengono fuori solo molto tempo dopo l’acquisto.
Disinstallare le applicazioni in background e quelle inutilizzate
La RAM, soprattutto negli Smartphone meno costosi, non basta per tenere attive molte applicazioni in background. Capita infatti che alcune applicazioni di nuova generazione restano attive in memoria.
Per questo motivo si consiglia la disinstallazione di tutte quelle app che mantengono i processi attivi e occupano più memoria. In alternativa, se proprio sono indispensabili, si può ricorrere a tutti gli strumenti offerti dal telefono per non consentire l’avvio automatico e la persistenza in memoria delle applicazioni incriminate.
Al contempo sarebbe meglio disattivare o disinstallare le app che non si usano, perché occupano memoria inutile e potrebbero compromettere le prestazioni del device. Se si tratta tuttavia di applicazioni preinstallate che non sono rimovibili, si può sempre ricorrere alla disattivazione delle app inutili, onde evitare che un loro aggiornamento comprometta la prestazione della memoria.
Le applicazioni per potenziare il telefono
Infine, si può sempre ricorrere a delle applicazioni esterne che migliorano le prestazioni del telefono. Esse richiedono l’accesso ai permessi root, e consentono il blocco di applicazioni inutili, il congelamento di quelle in memoria al fine di preservare l’utilizzo della RAM. Al contempo impostano la scheda SD come memoria di sistema.
Tra queste applicazioni troviamo:
- Greenify, ideale per l’aumento della durata della batteria di Android che consente l’ibernazione di app non in uso liberando memoria.
- Smart Booster è l’app più efficace per liberare la RAM che risulta occupata da applicazioni chiuse.
- Link2SD è in grado di effettuare lo spostamento di tutte le app su scheda SD. Essa inoltre libera al massimo spazio sulla memoria interna se molto limitata.
- All-In-One Toolbox serve invece per ottimizzare al massimo lo smartphone Android in ogni suo aspetto, così da renderlo veloce.