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Quali saranno i trend del 2021 per i Gamer? Intervista a Michele di PcModding.it

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Il 2021 ‘rischia’ di essere seriamente l’anno dei videogiochi. In realtà, la tendenza si vedeva già da tempo ma la pandemia derivata dal Coronavirus ha accelerato questo processo.

I nerd, infatti, non sono più considerate come persone di serie B (oseremo dire ingiustamente) ma, anzi, sono diventati assolutamente trendy.

Ecco, quindi, quali sono le tendenze che ci porta il 2021

Giochi di strategia

Abbiamo il piacere di ospitare Michele di PcModding.it, uno dei blog sul mondo del gaming e del mondo tech emergenti in Italia. Ci ha raccontato delle diverse novità che potrebbero emergere nei mesi a venire.

Innanzitutto, ci sarà l’esplosione dei giochi di strategia. I classici ‘sparatutto’ sembra che stiano per lasciare il passo a un qualcosa di più ‘cervellotico’. Dove anche un semplice colpo sparato deve essere ben mirato.

O, comunque, bisogna prima pensare a cosa fare e dopo agire. Non si può andare alla rinfusa. E vincerà chi manterrà la calma anche nelle situazioni più ‘calde’.

Tornei di sport

Sono ormai decenni che i giochi sportivi sono sempre una spanna sopra gli altri. Non si parla di bellezza o gradimento, essendo un fatto puramente soggettivo, ma semplicemente di diffusione.

Da PES a FIFA, passando per la Formula 1, il tennis e tutto ciò che riguarda questo ambiente. Diversi anni fa ci si limitava alla riunione con amici, alle sale giochi. Praticamente, la sfida era tra amici e parenti di quartiere.

Ora, invece, le cose sono notevolmente cambiate. Si è cominciato con l’online. Tramite internet puoi sfidare persone di tutto il mondo (anche in Australia, Cina, America, giusto per citare tre stati) e capire effettivamente quali sono le tue capacità.

Ma, ora, si è andati oltre. Non è un caso, si sono organizzati e si organizzano tornei con numerosi premi in denaro. E non solo. Anzi, le sfide tra videogamer vengono viste in diretta da migliaia, per non dire milioni, di persone.

E questa tendenza si evolverà sempre di più.

Giochi educativi e di nicchia

Lo sviluppo dei videogiochi porta con sé anche la crescita di alcune nicchie a cui prima, probabilmente, nessuno ci faceva caso. Del resto, il ragionamento è molto semplice: più persone si interessano a un ambito e più quell’ambito si dilata. Nel senso che si scoprono aree e microsettori che prima si ignoravano.

Non mancano, infatti, giochi educativi adatti ai più piccoli. Si è sempre detto che i bambini devono stare lontani dai videogiochi. Una visione un po’ miope e deleteria, che non tiene conto di tanti aspetti.

Ma, per scansare ogni equivoco, non mancano le produzioni di giochi adatti proprio ai più piccoli. Educativi. Una nuova frontiera che sta avendo sempre più mercato.

Giochi gratis ma poi…

I giochi solo inizialmente sono gratis. Li ‘assapori’ prima e poi dovrai mettere mano al portafogli (o, per meglio dire, alla carta di credito) se vuoi vincere contro i tuoi avversari.

Questa sembra essere una nuova tendenza in atto. In ogni caso, però, c’è da capire le grandi aziende che sviluppano videogiochi: con qualcosa devono pure monetizzare.

In sintesi, il ragionamento è questo: se un tempo, magari, dovevi spendere soldi per acquistare il gioco e, magari, non lo compravi, ora si fa un ragionamento diverso.

Tu puoi scaricarti – in maniera del tutto legale e legittima – il gioco in questione, senza spendere neppure un euro. Una volta che lo hai provato e stai giocando, per andare avanti dovrai munirti di alcune armi o armature speciale che ti consentiranno di vincere e proseguire.

Qui si attuano in particolare due strade: o ti si rende la vita difficile, nel senso che i ‘mostri’ sono così forti che senza quelle armi non puoi vincere, oppure è la conditio sine qua non per passare al livello successivo.

Mettiamo, però, che sei ‘fortunato’ ed è la prima ipotesi quella che riguarda il tuo videogioco preferito. Avrai sempre avversari che, pagando, partiranno in vantaggio rispetto a te. O sei ‘troppo’ più bravo degli altri oppure ne uscirai sempre sconfitto.

Non si parlano, però, di cifre esorbitanti. Che, però, se moltiplicati per i milioni di gamer presenti in tutto il mondo, il gruzzolo si fa davvero molto interessante. E sostanzioso.