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Realtà virtuale: crescono le vendite ma il trend stenta a decollare

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Da alcuni anni i visori per la realtà virtuale hanno iniziato a prendere piede nel commercio su larga scala. Secondo Statista (il portale web tedesco che raccoglie statistiche e dati relativi all’economia e all’opinione pubblica su scala globale) dal 2017 al 2019 le aziende produttrici di questi apparecchi e relative applicazioni hanno potuto registrare un incremento del fatturato che da 3,8 milioni è passato a 6.

Anche nel 2020 il trend delle vendite ha continuato a migliorare e a tal proposito non è un caso che nel 2014 Mark Zuckerberg, il magnate di Facebook, abbia deciso di investire ben 2,5 miliardi di dollari per acquistare Oculus, azienda statunitense specializzata nello sviluppo di queste nuove tecnologie del cyberspazio. Proprio l’azienda di Cupertino, lo scorso ottobre, ha messo sul mercato la seconda versione di Oculus Quest obbligando tuttavia i nuovi acquirenti a collegarsi con il proprio profilo FB adottando una politica di targeting dedicata alla pubblicità molto aggressiva che ha destato non poche perplessità tra i consumatori.

Tuttavia la realtà virtuale stenta ancora a decollare e si presume che ci vorranno diversi anni prima che queste tecnologie diventino di uso comune su larga scala, oltre ai costi (oggi leggermente più contenuti rispetto a qualche anno fa) spaventano i possibili rischi per la vista e le intense sessioni di gioco o esplorazione del cyberspazio, possono a tutt’oggi portare nausea, senso di disorientamento e mal di testa.

Le potenzialità di questa tecnologia restano comunque decisamente elevate ed evitando gli abusi è possibile trarre giovamento da questi apparecchi. Ad esempio chi ama allenarsi a casa ha trovato nella VR (Virtual Reality) un valido alleato, sono infatti molte le applicazioni che permettono di buttare giù qualche chilo e restare in forma senza rinunciare al divertimento. Una delle app di fitness in VR tra le più innovative in circolazione è sicuramente Supernatural, un servizio di fitness full body che oltre ad un vasto catalogo di musica mette in contatto gli utenti con istruttori qualificati e consente di “fuggire” dalle mura domestiche grazie ad ambientazioni panoramiche strabilianti che riproducono alcuni dei luoghi più affascinanti del pianeta.

La maggior parte degli acquirenti resta comunque interessata ai giochi come come Beat Saber dove i giocatori sono chiamati a distruggere a tempo di musica una serie di blocchi geometrici in movimento. Recentemente ha ricevuto diverse recensioni positive anche Asgard’s Wrath, una simulazione di combattimento in stile fantasy che prende ispirazione dalle saghe norrene nella quale vengono simulati combattimenti in prima persona con spade, lance e scudi.
Anche gli appassionati del tavolo verde possono trovare pane per i loro denti grazie a PokerStars VR, la prima piattaforma di realtà virtuale dedicata interamente al poker, dove professionisti ed amatori hanno la possibilità di confrontarsi con i loro avatar in sale da gioco perfettamente riprodotte assaporando così il gusto di una vera sessione di gioco al casinò, faccia a faccia con i propri avversari.

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Al di là dell’intrattenimento videoludico esistono numerosi altri risvolti interessanti di questa tecnologia. Si pensi che recentemente anche YouTube ha deciso di rendere disponibile una versione della propria piattaforma digitale in VR dove è possibile esplorare i video a 360°. Esistono anche app dedicate all’apprendimento e l’approfondimento di contenuti come InCell VR, che proietta gli utenti all’interno del corpo umano in un’esplorazione profonda tra vasi sanguigni, organi e cellule. Sulla stessa falsariga anche InMind 2 VR che con il pretesto di esplorare le emozioni di un adolescente di nome John, illustra la chimica del cervello e il funzionamento dei suoi neuroni.

Anche i media tradizionali hanno voluto partecipare all’incremento dell’offerta della nuova tecnologia: USA Today ha lanciato nell’iperspazio il suo portale di informazione offrendo clip di approfondimento esplorabili a 360°. Lo stesso esempio è stato seguito anche dal New York Times mentre in Italia ancora nessuna testata cartacea o telegiornale ha avuto ancora il coraggio di proiettarsi in questa nuova avventura. Per gli amanti di stelle, pianeti e costellazioni l’app da scaricare è Star Chart VR che permette invece di esplorare approfonditamente il nostro sistema solare restando comodamente seduti sul divano.