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Fotovoltaico casa, semiconduttori ibridi di seconda generazione per aumentare l’efficienza

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fotovoltaico casa

In tanti hanno già scelto il fotovoltaico casa per provare a ridurre le spese legate alla bolletta della luce: su https://impianti.tech/rinnovabili/fotovoltaico/ si può capire meglio come installare dei pannelli fotovoltaici e risparmiare qualcosa a fine mese. Intanto, direttamente dagli Stati Uniti, arriva una novità davvero molto interessante: sappiamo che, da qualche anno, gli investimenti sui materiali semiconduttori di seconda generazione sono stati intensificati, ma adesso sono emersi risultati particolarmente preziosi.

I nuovi semiconduttori ibridi per il fotovoltaico casa

Una recente ricerca (frutto del lavoro di alcuni ricercatori della Georgia Institute of Technology), diffusa sulla rivista Nature Materials, ha svelato come sia stata creata una nuova classe di semiconduttori denominati perovskiti, realizzati con alogenuri organici-inorganici. Queste HOIP (halide organic-inorganic perovskite) si caratterizzano per associare un reticolo cristallino con una parte di materiale dall’estrema flessibilità. Uno dei vantaggi di questi nuovi semiconduttori è che sarebbero molto facili da applicare su led, ma anche su pannelli e finestre, il tutto come se fossero una normalissima vernice. Questi nuovi semiconduttori ibridi presentano delle proprietà eccitoniche con un livello di stabilità simile a quello della temperatura ambiente, tutto il contrario in confronto a quelli di prima generazione, che mantengono stabilità solo con temperature piuttosto ridotte. Un’innovazione che aprirebbe certamente nuovi scenari, sia dal punto di vista dell’illuminazione per quanto riguarda il settore fotovoltaico. Nel primo caso, verrebbe notevolmente diminuito il dispendio energetico dei vari dispositivi, mentre nel secondo caso, chi produce i pannelli andrebbe a sfruttare un’efficienza più alta, abbassando e non di poco le spese di produzione.

L’altra innovazione per il fotovoltaico casa: tutto merito di un “semplice” adesivo

Non è l’unica novità degna di nota nel settore. Infatti, grazie ad un adesivo, si potrebbe ottenere un quantitativo maggiore di energia elettrica dai pannelli fotovoltaici. E non solo, dal momento che si potrebbero realizzare anche delle auto elettriche con un livello di autonomia decisamente maggiore, in termini di chilometri, e migliorare l’efficienza energetica delle case. Il merito è di un prodotto realizzato dal Fraunhofer Institut for Solar Energy System di Friburgo: un gruppo di ricercatori, infatti, ha sviluppato un sistema del tutto particolare, che consente di effettuare la connessione delle celle solari presenti nei pannelli di silicio con un adesivo davvero speciale. Infatti, quest’ultimo ha la peculiarità di riuscire a condurre energia elettrica e aumentare la resa del pannello.

Il processo SlimLine va ad aumentare la resa dei pannelli solari

Il processo su cui hanno lavorato i ricercatori in Germania è stato ribattezzato SlimLine e prevede l’impiego di fogli di etilene-vinil-acetato per poter connettere le celle di silicio che garantiscono l’alimentazione dei pannelli solari. Questo foglio viene sottoposto a particolari lavorazioni serigrafiche, che lo fanno diventare, in sostanza, un adesivo come tanti altri. In questo modo, vengono notevolmente diminuite le parti d’ombra che si trovano nei punti di contatto tra le varie celle. E, di conseguenza, viene incrementata la porzione del pannello che è in grado di assorbire l’energia dei raggi solari. L’adesivo si può considerare alla stregua di un vero e proprio collante, che riesce a gestire nel migliore dei modi l’espansione termica che caratterizza le componenti in vetro presenti nelle celle. La resa viene migliorata addirittura del 2% in confronto ai normali moduli usati fino ad ora.