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Il lavoro a Natale: la parola del Vescovo di Parma

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lavoro domenica

Ritorna il tema del lavoro domenicale

Da tempo si è sviluppato nella società in generale e nel mondo Cattolico in generale un ampio dibattito rispetto al lavoro domenicale e l’approssimarsi del Natale aiuta a riportare in risalto tale dibattito. Prima di entrare nel merito del dibattito che vede oggi anche un contributo del Vescovo di Parma, vogliamo fare una considerazione doverosa rispetto alla nuova composizione della società del nostro Paese. Stiamo assistendo a frequenti fatti, episodi che vedono messi in disparte i simboli della cultura e del sentimento religioso prevalente in Italia. Dalle scuole scompaiono i simboli del cattolicesimo, in molte scuole vengono revocate tutte le rappresentazioni natalizie per rispettare chi ha una fede diversa dalla nostra e non voglio entrare nel merito se questo sia giusto oppure no, sebbene abbia, ovviamente, una mia opinione personale. Il fatto è che la Società italiana si è trasformate, se davvero si vuole essere una società multietnica in cui vige il rispetto e la tolleranza verso altre culture e religioni, cosa sostenuta anche dalla Chiesa Cattolica, occorre cambiare anche il modo di ragionare.

Il pensiero del Vescovo di Parma

Il Vescovo di Parma esprime tutta la sua preoccupazione per chi ha perso il lavoro e per chi rischia questo, rimettendo al centro del lavoro la persona, non il reddito, il guadagno in disprezzo per il valore umano. Il richiamo per i potenti di farsi piccoli, attenti non solo al loro tornaconto ma al vero valore umano è davvero forte e condivisibile e subito il pensiero va alle tante persone che sono sfruttate in mille modi, costrette dal ricatto di un misero reddito ad un duro lavoro, spesso senza tutela alcuna. In questo rientra anche il lavoro domenicale legato all’incremento del reddito dell’imprenditore e ben poco per il lavoratore ma il concetto di lavoro domenicale andrebbe superato. La Domenica è il giorno festivo per eccellenza per i cattolici ma per gli Islamici il giorno di preghiera è il venerdì, il sabato per gli ebrei. Dunque o si rispettano tutti i giorni di tutte le religioni o si supera il concetto di lavoro festivo, rendendo ogni giorno uguale all’altro.