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Notebook nuovo cosa fare

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Notebook nuovo

Quando il nostro PC decide di abbandonarci, o magari comincia ad essere molto lento e obsoleto, significa che è giunto il momento di passare all’acquisto di un notebook nuovo. Dopo aver fatto le doverose scelte, e aver passato al vaglio tutte le opzioni presenti sul mercato, come quelle indicate su topnotebook.net, dobbiamo imparare ad utilizzarlo, compiendo delle semplici e pratiche azioni che possano rendere più agevole l’uso del nuovo gingillo.

In fondo, dopo l’acquisto di qualcosa di nuovo, siamo sempre tentati ad esplorarlo. Soprattutto se si tratta di congegni informatici e/o elettronici, viene automatico provare a smanettare per capire il funzionamento e la praticità di quanto abbiamo comprato. Nel caso del PC dunque, sarà opportuno mettere in pratica dei semplici ma doverosi accorgimenti.

L’avvio del nuovo PC

Una volta acceso per la prima volta il notebook, sarà bene eseguire una serie di azioni, che, se non fatte, potrebbero addirittura compromettere le prestazioni del portatile. Si rischia infatti non solo di mettere in bilico i propri dati ma anche la stabilità stessa del computer o del portatile. Si potrebbe, ad esempio, essere talmente vulnerabili da rischiare un attacco hacker. Questi ultimi infatti potrebbero in una manciata di minuti infettare il device e compromettere tutta la sua efficienza e funzionalità. Onde evitare dunque il danneggiamento del dispositivo, bisogna personalizzare il notebook.

All’atto della prima accensione, occorre essere sufficientemente preparati a configurare il portatile, in quanto chi ce lo vende tende a consegnare i PC con le impostazioni di fabbrica ed una serie di programmi installati in base al modello selezionato.

Sono  proprio, tuttavia, i programmi che troviamo di default sul computer a creare i primi problemi. Motivo per cui dopo la primissima accensione, quasi sicuramente saremo costretti ad effettuare la disinstallazione di quasi tutti questi software. Questo al fine di rendere altamente prestanze il computer sin dall’inizio. Comunque sia, dopo aver acquistato un nuovo notebook, è sempre bene tendere a trasformarlo in un device pulito, efficiente, e soprattutto veloce.

L’aggiornamento dell’antivirus e del notebook

Quasi tutti i nuovi notebook sono dotati di un programma di protezione di default, un antivirus giusto per intenderci. Capita infatti che la stessa casa di produzione del computer tenda a dare un software di protezione preinstallato. Questo fattore, di non poco conto, porta automaticamente l’utente a dover immancabilmente effettuare un aggiornamento dell’antivirus. Perché? Il software di sicurezza ha il compito di confrontare un file di dubbia provenienza con un archivio di firme, al cui interno sono contenute le definizioni dei virus. Qualora il programma non venisse aggiornato, la minaccia potrebbe non essere rilevata: il pc verrebbe inavvertitamente infettato.

Per quanto concerne l’aggiornamento del computer, la questione è pressappoco la stessa. I sistemi operativi (come ad esempio Microsoft) rilasciano una serie di aggiornamenti che consentono l’aumento delle funzionalità, ma anche una migliore sicurezza e un rafforzamento delle vulnerabilità. Un computer nuovo spesso non è aggiornato all’ultima versione. Motivo per cui sarà meglio, alla prima accensione, andare a controllare se sono propinati dalla casa madre nuovi aggiornamenti, provvedendo dunque ad installarli.

La questione del recupero dati e il servizio di cloud storage

Uno dei problemi più ricorrenti quando si ha a che fare con qualunque tipologia di device è quello di rischiare costantemente la perdita dei dati contenuti in memoria. Onde evitare spiacevoli sorprese che inevitabilmente si ripercuotono sulla nostra tranquillità, sarebbe bene procedere all’installazione sul computer di un programma di recupero. Non serve altro che scegliere tra i numerosi software proposti che consentono di riportare sul PC il file eliminato (anche perché come molti sanno, molti file restano per un po’ di tempo sull’hard disk).

Al contempo bisognerebbe utilizzare anche un servizio di cloud storage, reperibile facilmente sul web. Ivi infatti sono presenti molte piattaforme che, anche senza versare un centesimo, custodiscono i nostri dati. Questa alternativa è molto utile, per una serie di motivi: il cloud storage consente infatti di salvare i file in un luogo alternativo al disco fisso, in maniera tale che il computer, qualora dovesse rompersi, non ci arrechi ingenti danni per ciò che concerne la conservazione dei dati. Tra l’altro, l’uso di una simile piattaforma consente di non occupare abbastanza spazio nell’hard disk e consente pure di accedere ai dati che carichiamo da un qualsiasi dispositivo.

Il problema della memoria libera

La maggior parte delle volte, al momento della prima accensione, ci ritroviamo ad avere a che fare con programmi preinstallati, che allo stato dei fatti risultano però inutili. Per evitare, dunque, di occupate spazio in memoria, inutilmente, possiamo procedere alla disinstallazione degli stessi. Il tutto, ovviamente, facendo attenzione a non eliminare alcun tipo di programma o file necessario per il funzionamento del sistema.

Il nostro riferimento va infatti a tipologie di software come Antivirus, Gestione Risorse, Masterizzazione, Player, etc, che se tendono (come spesso accade) ad avviarsi in concomitanza del sistema operativo consumano risorse. Senza tralasciare poi il fatto che alcune di esse si apprestano ad essere completamente inutili.

Al termine della disinstallazione di questi programmi, e dopo aver previamente aggiornato il sistema operativo, potremo dunque passare alla fase di installazione dei programmi che effettivamente rientrano nella nostra sfera di interesse. Sono cioè programmi strettamente necessari quelli che ci permettendo di effettuare operazioni basilari. Trattasi ad esempio di software (che potrebbero non esserci) come WinRar che serve per la compressione e per l’apertura degli archivi, o ancora programmi di masterizzazione e CCleaner che controlla l’efficienza dei registri di sistema. Volendo, potremo installare pure VLC Media Player che consente l’apertura di qualsiasi file che abbia un’estensione video associata.