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Le fasi della corretta progettazione di un giardino

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Chi ha la fortuna di avere una casa con giardino, comprensibilmente dedica molte energie alla cura di questo spazio. Per renderlo speciale, è naturale valutare la possibilità di rivolgersi a un professionista – o a un team – esperto di progettazione di giardini.

Quando si chiama in causa questo mondo, è normale farsi domande in merito alle fasi che i professionisti seguono per arrivare alla concretizzazione del lavoro. Premettendo il fatto che la soluzione migliore è quella di fidarsi dei tecnici, rammentiamo che, per approcciarsi al meglio al loro lavoro, nessuno vieta di prendere informazioni in merito ad esso.

Alla luce di ciò, abbiamo elencato, nelle prossime righe di questo articolo, i dettagli relativi alle fasi che i giardinieri professionisti seguono quando progettano un giardino.

Analisi preliminare

Quando ci si ferma davanti a un giardino e si ammira la sua bellezza – e no, non si tratta sempre di aree verdi di ville storiche, ma anche di giardini di case private come tantissime altre – è fondamentale soffermarsi su un aspetto: per arrivare al risultato, è stata effettuata un’analisi preliminare in cui nulla è stato lasciato al caso. Cosa dire in merito ad essa? Che comprende diverse fasi. Tra le più importanti, troviamo quella relativa alla situazione climatica.

Per scegliere le piante giuste, è essenziale avere le idee chiare sul clima che regna nella zona dove sorgerà il giardino. In fase di analisi preliminare, è essenziale considerare anche la tipologia di terreno. Se per quanto riguarda le fasce climatiche – parliamo del territorio italiano – ci sono sette opzioni con cui fare i conti, quando si sposta l’attenzione sul terreno le opzioni sono due. Quali di preciso? Terreno argilloso e terreno sabbioso.

Budget

Dopo lo studio preliminare, il giardiniere – sarebbe più corretto parlare di team – si confronta con il committente. In questa fase, vengono definiti diversi aspetti, tra cui il budget che quest’ultimo è pronto ad allocare per il lavoro. Sarà poi compito degli esperti valutare, sulla base dell’informazione sopra citata e di altri punti, come per esempio il tempo che la persona afferma di avere la possibilità di dedicare alla cura delle piante, le specie migliori verso le quali orientarsi.

Rendering

A seguito della raccolta di informazioni citata nel punto precedente, il team di giardinieri comincia a mettere giù una bozza di progetto. Il rendering è uno strumento prezioso in questi casi. Chiunque abbia curato da zero l’arredamento della casa, sa bene quanto questi software, popolarissimi nella computer grafica, siano utili sia per farsi un’idea in merito al possibile esito delle proprie idee, sia per “aggiustare” la situazione e vedere, in tempo reale, il risultato dei cambiamenti.

Lo stesso principio che vale per i mobili di una camera da letto può essere applicato al giardino. Ovviamente dopo un po’ le modifiche si devono fermare ed è necessario arrivare all’approvazione. I dettagli relativi ad essa devono essere formalizzati in un contratto, fondamentale per tutelare sia i professionisti, sia il committente.

Realizzazione effettiva

A questo punto, arriva il momento della realizzazione effettiva. Quando ci si sofferma su questa fase, è basilare rammentare che i giardinieri possono rivolgersi anche ad altri professionisti per arrivare al risultato richiesto dal cliente. Fondamentale a tal proposito è chiamare in causa il ruolo degli idraulici ai fini della realizzazione degli impianti di irrigazione. Ovviamente i costi specifici devono essere dettagliati nel preventivo.

Questo documento, che va presentato dal professionista e firmato dal cliente in sede di approvazione del progetto definitivo, non deve essere nebuloso. Il committente deve sapere quanto spenderà e, oltre a ciò, avere un’idea del cronoprogramma. Per le informazioni sui progressi, il riferimento deve essere il project manager, una figura sempre più presente nella realtà che si occupano della progettazione e del restyling di spazi sia outdoor, sia indoor.